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Klicca per ingrandire ..... |
Alcuni storici hanno stimato in 60.000 i soldati di identità Trentina
che combatterono la prima guerra mondiale con la divisa Austro Ungarica.
Vennero spediti per la stragrande maggioranza sul Fronte Orientale nel quale i
soldati dell’Impero Austro Ungarico si scontrarono con quelli dell’Impero Russo.
Alla fine della prima Guerra
Mondiale in decine di anonimi cimiteri disseminati in Polonia, Ucraina, Russia e la vecchia
Cecoslovacchia, riposano i caduti Tridentini del Fronte Orientale, vittime di
una guerra che probabilmente nessuno di loro comprendeva fino in fondo. I
sopravissuti ritornarono in Trentino verso il 1920 dopo lunghissime peripezie
attraverso la Cina
imbarcandosi per l’America prima e per l’Europa poi. Partiti Austriaci si
ritrovarono Italiani praticamente stranieri nella propria terra, senza identità
e onore forse derisi e sbeffeggiati dai vincitori (ammesso che ve ne siano in
una guerra)
Per troppo tempo queste vicende belliche ma soprattutto umane
rimasero per lo più sconosciute, vuoi per la difficoltà di relazioni fra Stati,
per nazionalismi vari o per il semplice fatto che la Storia di una Guerra la
scrivono sempre i vincitori.
In quest’ ultimo decennio la vera storia dei caduti Trentini
sul Fonte Orientale sta finalmente venendo alla luce grazie alla ricerca di
molti storici e appassionati ma sopratutto dobbiamo ringraziare il certosino
lavoro di censimento e catalogazione svolto dal dopo guerra ad oggi della Croce
Nera Austriaca la quale, non dimentica i suoi eroi, di qualunque nazionalità
essi siano.
Circa 75.000 civili vennero fatti sgomberare dagli Austriaci
dalla zona “nera” (Rovereto, Brentonico, Ala, Avio, Mori, Riva del Garda, e non
solo) deportati nei campi di Braunau e Mittendorf. Altri 35.000 civili in un
secondo tempo, vennero sgomberati dagli Italiani e dislocati in varie regioni
Italiane. Praticamente 1/3 degli abitanti del Trentino venne sradicato dalla
propria terra per ritrovarsi altrove, disperso o perito azioni belliche.